MESTRE. Multe, contravvenzioni, mancati oneri contributivi, bolli auto non pagati e chi più ne ha più ne metta. Le cartelle esattoriali sono tornate a togliere il sonno a tanti cittadini veneziani molti dei quali si trovano ora in una situazione economica e lavorativa disastrosa e non sono in grado di onorare il pagamento. Solo questa settimana l’ufficio legale dell’Adico ha seguito quattro posizioni di altrettanti contribuenti mestrini che si sono rivolti alla nostra associazione disperati, dopo aver ricevuto dall’Agenzia delle Entrate la temuta cartella. In tutto, la cifra in ballo è di circa 60 mila euro, con un importo massimo di 25 mila euro relativo a un solo contribuente. “Queste persone sono venute da noi disperate – spiega il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini – l’Agenzia chiede di onorare il debito entro 5 giorni dal ricevimento della cartella pena l’avvio di una attività di riscossione forzata. Eppure molte di queste persone hanno perso il lavoro per colpa della pandemia o sono finite in cassa integrazione. Altre comunque hanno visto ridursi notevolmente il potere d’acquisto. Sappiamo che le deroghe alla sospensione dell’invio delle cartelle sono state molte, ma si dovrebbero prevedere comunque altre tutele per i soggetti più in difficoltà”.
Adico si rivolge direttamente al governo perché intervenga con nuovi provvedimenti a protezione soprattutto di chi ha perso il lavoro o è ancora costretto alla cassa integrazione. “Bisogna valutare una nuova rottamazione e un nuovo stralcio – conclude Garofolini -. Si potrebbero calibrare gli interventi per chi è proprio impossibilitato a pagare per ragioni oggettive e provabili. L’impatto sociale dello sblocco delle cartelle può rivelarsi molto drammatico per tanti cittadini ancora vittime degli effetti nefasti provocato dal virus”.