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Stop al mercato tutelato? Adico: “nessun dramma. Nel libero si può risparmiare come dimostra la nostra convenzione con S4 Energia”

E’ davvero giusto preoccuparsi, se non angosciarsi, per lo stop definitivo al mercato tutelato, confermato dal governo in questi giorni, e previsto da gennaio 2024 per il gas e da aprile per la luce? Come associazione dei consumatori, da sempre in prima fila nella difesa individuale degli utenti, non abbiamo dubbi. La risposta è no, non è giusto. Il terrore che si è creato attorno a un provvedimento che rientra nel Pnnr e che doveva partire già nel 2019, appare strumentale e utilizzato da qualcuno a fini politici. E, per chi crede nel libero mercato e nei vantaggi della concorrenza, il giudizio appare scontato. Adico, che rientra in questa categoria, non ha mai considerato il mercato libero come il male assoluto, pur denunciando quotidianamente i comportamenti scorretti di alcuni fornitori. Di contro, proprio utilizzando al meglio l’elasticità del settore non tutelato, l’associazione dei consumatori ancora nel 2022 ha siglato con l’azienda S4 Energia un patto anti-rincari che sta ottenendo il gradimento generale dei soci aderenti e un risparmio effettivo medio del 10% rispetto al tutelato. A dimostrazione che fra gli ingranaggi di questo mercato è possibile costruire molte opportunità positive per gli utenti. Nello specifico, l’accordo – definito dopo innumerevoli incontri fra Adico e il fornitore mestrino – ha scaturito questi vantaggi per i soci.

  1. Sconto in bolletta di 72 euro all’anno per i privati e di 96 euro per i clienti business
  2. consulenza dedicata per l’analisi della bolletta
  3. consumi effettivi calcolati ogni mese
  4. possibilità di rateizzare senza interessi i consumi
  5. canali dedicati per la risoluzione delle problematiche
  6. info, consumi e bollette a portata di mano tramite app e area clienti web

Diciamo subito – spiega il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini – che questa è una iniziativa avviata esclusivamente per tutelare i soci dal  caro-bollette e nasce proprio dalle innumerevoli richieste d’aiuto pervenute dai nostri iscritti durante il funesto 2022. Ma la convenzione ci ha mostrato chiaramente come sia possibile collaborare fruttuosamente con le aziende del mercato libero a favore degli utenti. Nel tutelato questa elasticità è assente. Inutile dire quanto ci siamo esposti con l’ accordo, visto il ruolo che ricopriamo. Ma questo non ci ha fermati dalla ricerca di una soluzione per i cittadini alle prese con bollette fuori controllo. I risultati ci stanno dando ragione”.

Insomma, chi in questo momento sta terrorizzando gli utenti paventando aumenti incontenibili delle bollette e svantaggi di ogni risma, non dice la verità o non la conosce bene. Definiamo alcune cose.

  1. E’ vero, nel mercato libero le maggiori insidie riguardano soprattutto la correttezza dei fornitori. Ma si suppone che sarà lo stesso mercato a premiare le aziende virtuose e a cacciare quelle truffaldine. In questa prima fase per gli utenti meno esperti è necessario il supporto di professionisti o di app (già molto presenti) in grado di indirizzare alla giusta scelta il diretto interessato.
  2. Già ora nel mercato libero ci sono offerte più vantaggiose rispetto al tutelato, soprattutto nel settore dell’energia elettrica. I portali che confrontano le offerte sono numerosi e possono aiutare a orientarsi nella giungla di proposte che rappresenta la forza e la debolezza del libero.  
  3. Lao stop al tutelato potrebbe dare maggiore impulso alla concorrenza e dunque potrebbe anche determinare un generale abbassamento dei costi come successo nelle telecomunicazioni.
  4. Attualmente solo un utente su quattro è nel mercato tutelato e fra questi una grossa fetta, circa la metà, appartiene già alle categorie vulnerabili che non subiranno alcun cambiamento. Chi sono i vulnerabili? Chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus). I soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92. Chi detiene un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi. Chi ha un’età superiore ai 75 anni.
  5. Se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da gennaio 2024 il venditore continuerà a erogare il servizio a con condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte placet di gas naturale a prezzo variabile. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.
  6. Il fatto che nel mercato tutelato i prezzi vengano stabiliti ogni tre mesi non pu° essere una garanzia per l’utenza. Nel libero le modifiche delle tariffe vengono assorbite subito, anche quando il prezzo scende.

“Il vero nodo, in questo momento, riguarda la stalking commerciale promosso da troppi venditori per conquistare clientela – conclude Garofolini -. Ma questo succede da anni, al di là dello stop definitivo del mercato tutelato. Il nostro consiglio è quello di non farsi prendere da proposte eccessivamente allettanti soprattutto se non scritte su carta. E di evitare la stipula di contratti telefonici. Per il resto, la nostra associazione come crediamo anche le altre, siamo prontissimi ad assistere, informare, consigliare quegli utenti che da gennaio dovranno scegliere un nuovo fornitore. Ma siamo già in prima fila per mettere sulla graticola senza sconti le aziende che si comporteranno in modo scorretto con i propri clienti”.

4 risposte

  1. Il fatto è che alla scadenza del contratto s4, come ogni altro operatore sul mercato libero, potrà cambiare i prezzi e pertanto, una volta acquisiti i clienti faranno cartello e addio risparmi!!!

    1. Eh no, signora Balliana, fino a che ci siano noi da tramite non possono fare nulla di tutto questo!!!!! 🙂 In ogni caso non è neanche giusto pensare che su centinaia e centinaia di fornitori, siano tutti furboni/imbroglioni. Certo, nessuno fa la carità ma le imprese oneste ci sono tanto più che nel settore luce e gas se un cliente è insoddisfatto, prende e se ne va con un altro fornitore. tenga conto cos’è successo con la liberalizzazione delle telecomunicazioni. Ormai con pochi euro al mese, abbiamo chiamate limitate e una quantità di giga inesauribile. Poi, per carità, i disservizi non mancano, impossibile il contrario. E anche le furbate. Ma di fatto la liberalizzazione e la concorrenza hanno fatto crollare i prezzi (prima dell’euro solo inviare un messaggio costava circa 500 lire).
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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