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“Stop alle multe per mancata comunicazione dei dati del conducente”. Adico chiede al ministro Salvini una modifica al codice della strada

Venezia. Sono alla guida della mia auto e commetto un’infrazione che il codice della strada punisce con la multa e la decurtazione dei punti (eccesso di velocità oltre i 10 chilometri rispetto ai limiti, passaggio col rosso e quant’altro). Pago e dopo un po’ di tempo mi giunge un’altra sanzione, spesso molto alta (fra i 291 e i 1.166 euro) perché non ho comunicato i miei dati o li ho comunicati in modo incompleto alla Polizia Municipale. Tutto normale? Secondo Adico e i tanti automobilisti che contattano l’associazione per contestare questa norma, assolutamente no, anzi, tutto grottesco.

“Abbiamo lanciato a riguardo un appello nel 2021, rimasto inascoltato – ricorda Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – ora abbiamo deciso di appellarci al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in questa fase di discussione del nuovo codice della strada. Sottolineiamo come questa modalità obbligatoria, sebbene segnalata nella notifica del verbale in un box intitolato “pena accessoria”, sfugga spesso ai diretti interessati, proprio perché, sinceramente, appare per molti aspetti illogica. Se io, intestatario dell’auto, sono alla guida, commetto un’infrazione e non comunico i dati, la sanzione dovrebbe automaticamente arrivare a me, senza che debba comunicare nulla. Facciamo fatica a capire la ratio di questa normativa. Ci sono conducenti – prosegue Garofolini – che si rivolgono a noi con multe da 600 euro per l’inadempienza nell’invio dei dati ai quali si aggiungono i soldi per l’infrazione vera e propria. Assurdo, tra l’altro, che con la mancata comunicazione dei dati entro 60 giorni e la conseguente sanzione aggiuntiva, i punti della patente non vengano decurtati. Quindi se uno non vuole perdere i punti e magari ha buone disponibilità economiche basta che non comunichi i dati. Misteri del codice della strada”.

Ora Adico porterà all’attenzione del ministro Salvini questa richiesta, invitandolo a intervenire su un aspetto surreale e illogico che sta mettendo in difficoltà economiche tanti guidatori, già tartassati da bolli, assicurazioni, revisioni, aumenti del carburante.  

“In questa fase di modifica del codice della strada – conclude il presidente di Adico – pensiamo si annidi una occasione irripetibile per modificare questa norma. Di fatto, se non viene comunicato il nome del conducente che commette l’infrazione, si dovrebbe dare per scontato che sia lo stesso intestatario della vettura. A questo punto, si decurtino i punti ma senza infierire ulteriormente con una nuova sanzione che si presenta come una vera e propria beffa. Non è poi così difficile a meno che non ci sia sotto una strategia per fare cassa”.

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