Ha investito 6 mila euro non sapendo di acquistare le azioni della banca. Non solo, quei soldi, che l’istituto di credito aveva messo a disposizione teoricamente a titolo gratuito, senza interessi, si sono rilevati in realtà un vero e proprio finanziamento. E’ questa la doppia beffa che ha subito una anziana veneziana da parte della Banca Popolare di Vicenza, ora affondata dallo scandalo le cui vittime principali, come sempre, sono i risparmiatori. “La nostra iscritta – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ci ha raccontato una storia inquietante, ma molto simile a quella raccontata da altre persone che si sono rivolte a noi, alcune delle quali hanno anche investito decine di migliaia di euro, risparmi di una vita o il frutto della liquidazione. A tutti è stato proposto un investimento che in realtà è corrisposto all’acquisto di azioni della banca, il cui valore con il tempo è crollato. Per quanto riguarda la socia che ha sottoscritto azioni per 6 mila euro, il fatto ancora più emblematicio, a detta della “vittima” stessa, è che quei soldi li avrebbe tirati fuori direttamente l’istituto di credito come favore personale alla signora, quindi a titolo gratuito. In realtà, sotto forma di finanziamento, dato che la pensionata a un certo punto si è trovata l’addebito di tutti gli interessi”. Questo è solo uno dei tanti casi seguiti dall’Adico in relazione agli scandali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. “Siamo subissati di telefonate e di richieste d’aiuto – continua Carlo Garofolini -. Al momento stiamo seguendo una decina di casi, ma c’è da attendersi un boom di richieste d’assistenza, anche se in molti hanno paura di raccontare la propria storia pensando di apparire degli sprovveduti. Ma qui non è questioni di essere o meno sprovveduti, dato che in linea di principio ci si fida degli istituti di credito. Anche se le vicende degli ultimi anni dimostrano che tale fiducia è spesso mal riposta”.
Per la banca Popolare di Vicenza come per Veneto Banca, i legali dell’Adico procedono a nome del cliente in una richiesta risarcitoria se sussiste una di queste condizioni:
La banca non ha acquisito il profilo di rischio del cliente
La banca non ha informato chiaramente il cliente sul tipo di investimento proposto
La banca ha agito in conflitto di interessi
Per qualsiasi informazione in merito, è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Adico (041-5349637, dal lunedì al venerdì, 9-12.30, 15-18.30) oppure scrivere a info@associazionedifesaconsumatori.it.