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Volo cancellato per lo sciopero, famiglia di Martellago costretta a un salasso di 700 euro per rientrare da Rodi

Martellago. Quattro nuovi biglietti aerei, un pernottamento in più, un altro giorno di noleggio auto e un successivo noleggio per l’ultimo tragitto Bergamo-Venezia. In tutto, 700 euro di spesa extra. Ecco come una vacanza da sogno, trascorsa nei migliori dei modi, può trasformarsi in un salasso improvviso e inatteso totalmente indipendente dalla propria volontà a causa di uno sciopero aereo gestito dalla compagnia in modo disastroso.

La disavventura – seguita dall’ufficio legale di Adico – riguarda una famiglia di Martellago composta da quattro persone che ha deciso di trascorrere una settimana sulle splendide spiagge di Rodi, fra l’altro pochi giorni prima dell’incendio devastante che ha colpito l’isola greca.

Ma cos’è successo? E’ presto detto.

Il 14 luglio, alla vigilia della partenza, Easyjet – compagnia con al quale la famiglia era arrivata a Rodi una settimana prima – comunica la cancellazione del volo di ritorno, in programma il giorno successivo alle 18.35, a causa di uno sciopero. Il pericolo era nell’aria ma proprio per questo i quattro viaggiatori di Martellago si erano precedentemente informati nel sito della compagnia low cost britannica ed erano stati rassicurati dalla comunicazione delle fasce protette: 7- 10, 18-21.

Di fronte alla cancellazione comunicata il 14, padre, madre e due figli tentano di riprogrammare un nuovo volo tramite Easyjet ma il primo disponibile è la settimana successiva. Nulla da fare, la famiglia deve tornare in Italia per vari impegni e, fra l’altro, non intende affrontare altri sette giorni di spese (senza contare che da lì a poco Rodi avrebbe cominciato a bruciare ma questo nessuno lo sapeva).

Inizia dunque la spasmodica ricerca di una soluzione che, dopo numerose tappe, si dipana così: acquisto di quattro nuovi biglietti con la compagnia irlandese Ryanair da Rodi a Bergamo (su Venezia non c’è nulla), prenotazione di un’altra notte nell’hotel delle ferie (che per fortuna ha una stanza disponibile), un altro giorno di noleggio dell’auto nell’isola greca. Una volta arrivati a Bergamo, saranno poi costretti a noleggiare una nuova macchina per arrivare a Martellago. Come detto, un salasso da 700 euro.

“E’ una vicenda emblematica anche se rientra fra le tante problematiche che travolgono i viaggiatori in vacanza – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico. Nel caso specifico, il nostro ufficio legale ha già inoltrato a Easyjet la richiesta di il rimborso per quanto sborsato in più a causa dello sciopero.  La nostra diffida ruota attorno a due considerazioni. La prima: non è ammissibile che, visto lo sciopero, Easyjet non si sia organizzata per i giorni immediatamente successivi, lasciando come unica opzione un volo in partenza la settimana dopo. Inoltre contestiamo le indicazioni presenti nel sito che hanno impedito ai nostri assistiti una diversa organizzazione. Questi due elementi sono più che sufficienti per richiedere alla compagnia il rimborso dei 700 euro spesi a causa del disservizio. Si valuteranno poi le più complesse domande di risarcimento per danno da vacanza rovinata”.     

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