14 euro per un tramezzino e uno spritz, anche in stazione di Venezia lo scontrino è “pazzo”. La denuncia di una socia dell’Adico

VENEZIA. Uno spritz, 9 euro, un tramezzino, 5. Totale, 14 euro per un rapido spuntino in stazione. L’ennesima denuncia contro gli scontrini “pazzi” che caratterizzano gli esercizi pubblici di Venezia e in generale di tutte le città d’arte, è giunta in questi giorni negli uffici dell’Adico a dimostrazione di un malcostume imperante e, purtroppo, sempre più giustificato dalle associazioni di categoria dei commercianti e perfino da alcuni cittadini.

La vicenda risale a venerdì scorso ed è stata raccontata da M.P., impiegata 42enne, indignata per l’accaduto ma rassegnata a una consuetudine sempre più diffusa, anche sulla scia dell’inflazione che per certe persone diventa la scusa per procedere con rincari del tutto immotivati.

In questo caso, il bar incriminato è il Relax&Caffè, nel complesso commerciale della stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia. Un luogo insomma di grande passaggio dove non ci si attendono prezzi low cost ma tantomeno scontrini stile piazza San Marco.

La donna, dopo aver effettuato alcune visite mediche in centro storico, si è recata a prendere il treno in una giornata ovviamente rovente. Nell’attesa ha deciso di rilassarsi un po’, con un piccolo snack prima del ritorno a casa. Ha optato dunque per uno spritz all’Aperol e un tramezzino, senza poter consultare il listino dato che era sostituito dall’ormai classico Qr-code. Una volta giunta alla cassa, però, ecco la sgradita sorpresa: conto totale, 14 euro, oltre ogni più nefasta previsione. M.P., dunque, convinta di trovarsi di fronte a un errore, ha chiesto lumi al barista che però gli ha confermato l’importo: 9 euro per lo spritz, 5 euro per il tramezzino. Senza aggiungere altro e cosciente di essere solo una delle tante vittime degli scontrini pazzi veneziani, ha pagato e se n’è andata. Salvo poi contattare la nostra associazione per segnalare l’esosità di quel conto.

“Facciamo subito una premessa – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. A Venezia come in tante altre città d’arte scontrini del genere sono all’ordine del giorno, purtroppo. Altra premessa: la cliente non ha consultato il listino tramite il Qr-code perchè era di fretta. Ma, al di là di questo, com’è concepibile che si proponga un tramezzino a 5 euro?  Lasciamo perdere lo spritz perché sappiamo che i prezzi di alcolici e superalcolici sono totalmente fuori controllo. Ma un tramezzino, come può costare così tanto? Aggiungiamo che in stazione la gente è spesso di corsa o comunque non ha tempo per optare fra vari bar per trovare quello più conveniente. Prezzi di questo genere, in un luogo così strategico, non sono un po’ esagerati? A piazza San Marco si paga anche, per così dire, la scenografia. Ma in stazione, che scenografia c’è se non quella delle rotaie e dei vagoni del treno? Siamo pronti a raccogliere tutte le segnalazioni di questo tipo per denunciare il più possibile un malcostume che anche alcuni cittadini ormai giustificano perché, in fondo, i prezzi erano esposti e bisognava stare più attenti. Ma può essere che una persona, per un tramezzino e uno spritz, non stia lì a guardare il prezzario, visto che non si tratta di orinare un pranzo o una cena completi?”.