Hanno acquistato una camera da letto per 5 mila euro in un negozio di via Trento con l’insegna Chateau D’Ax. Ed erano convinti che a casa arrivasse appunto un “prodotto” Chateau d’Ax identico a quello esposto all’interno del negozio. E invece no. Per una coppia di pensionati mestrini la brutta sorpresa si è concretizzata pochi giorni dopo l’ordinazione, quando il corriere inviato dal negozio ha fatto pervenire a casa dei due anziani una camera da letto di qualità nettamente inferiore e con vari difetti e, oltretutto, recante un marchio differente: B&V. A quel punto, i due pensionati sono tornati al negozio e qui, loro malgrado, hanno ricevuto una notizia inattesa: il contratto non era stato siglato con Chateau d’Ax ma con la B&V, anche se l’insegna del negozio recava invece il nome dello storico marchio d’arredamento e accessori per la casa. A quel punto, come spiega Carlo Garofolini presidente dell’Adico a cui si sono rivolti di recente i due malcapitati per richiedere assistenza, “è stata proposta loro una perizia. E il perito inviato da loro ha in effetti rilevato i vizi segnalati dai due nostri soci e la mediocre qualità della camera da letto, il cui valore è decisamente inferiore ai 5 mila euro pagati e, anzi, potrebbe essere non superiore ai mille euro”. La situazione, che risale al 2016, è ancora in stallo, pur dopo la diffida inviata qualche tempo fa dall’ufficio legale dell’associazione. Ora, dunque, “ci vediamo costretto a rivolgerci al Giudice di Pace, perché i nostri soci non hanno nessuna intenzione di tenere quella camera da letto e vogliono indietro i soldi. Purtroppo, a meno che qualcosa non si muova, siamo costretti a passare in Tribunale, anche se sarebbe stato molto più utile per tutti risolvere la situazione in maniera bonaria”.