Il bonus benzina? Bocciato in toto. Primo, perché rientra in quella politica dei bonus a pioggia che la stessa premier Meloni, prima di andare al governo, criticava aspramente. Secondo, perché i beneficiari sono gli stessi che hanno ricevuto la carta “dedicata a te” e che rappresentano una piccolissima parte delle famiglie indigenti. Terzo, ma non meno importante (anzi), perché in questo modo si continua a promuovere la mobilità inquinante a discapito di quella sostenibile. Insomma, Adico attacca senza se e senza ma il provvedimento pensato dall’esecutivo per combattere i rincari alla pompa. E i motivi, come detto, sono almeno tre e tutti importanti.
Partiamo dall’ultimo, che apre un tema molto caro all’associazione di Carlo Garofolini: la difesa dell’ambiente. “Il bonus da 80 euro – spiega proprio Garofolini – servirà per fare al massimo un pieno e mezzo di carburante. E andrà a famiglie che, essendo per lo più indigenti, o non possiedono la macchina o possiedono vetture vecchie, quelle più inquinanti che fra poco verranno anche bloccate per le solite norme antinquinamento. Non era meglio pensare a qualcosa di diverso, come un abbonamento per utilizzare i mezzi pubblici? Certo, anche questa soluzione rientra nel concetto di bonus, ma almeno avrebbe molto più senso e lancerebbe un messaggio positivo indirizzato alla mobilità sostenibile. Sarebbe stata una scelta meno popolare ma decisamente più lungimirante. Invece in questo modo si regala un pieno e mezzo che non risolverà nulla, perché il prezzo della benzina non è destinato a scendere, anzi. E dunque il problema si ripresenterà uguale identico una volta esaurito quel piccolo bonus. L’abbonamento per un mezzo pubblico avrebbe avuto tutt’altro impatto, pure a livello ambientale”.
Per quanto riguarda la politica dei bonus, prosegue il presidente di Adico, “deve essere usata per situazioni di totale emergenza ma non può diventare un modo di operare strutturale. Anche perché si spendono tantissimi soldi per aiutare, in modo del tutto insufficiente, pochissime persone con redditi bassissimi, tagliando come sempre fuori quel ceto medio che sta pagando la crisi e l’inflazione più di tutti gli altri. Anmcvhe Meloni era contrarissima a questa politica salvo poi promuoverla su tutti i fronti ”.
Collegato a questo, resta in ballo proprio il tema del numero di beneficiari. “Il bonus benzina andrà alle stesse famiglie che hanno ottenuto la card per la spesa alimentare – conclude Garofolini -. Ma a noi risulta che questa carta sia arrivata a un quinto delle persone che ne avrebbero avuto diritto. E’ giustizia, questa?”.