Mestre. Quello che in molti temevano si è purtroppo avverato. Anche in Italia c’è la prima vittima dell’airbag difettoso prodotto dalla Takata in dote soprattutto alle automobili Citroen. La sfortunata guidatrice si chiamava Martina Guzzi, aveva 24 anni ed era calabrese. La ragazza è rimasta coinvolta in un terribile frontale ma, a detta dei consulenti di Catanzaro, “dal punto di vista medico legale si può concludere che la sua morte sia in nesso di causalità diretta con un malfunzionamento del sistema di detonazione dell’airbag che, a seguito dell’urto, proiettava ad alta energia cinetica un corpo metallico con modalità di urto e lesività assimilabili a ferita d’arma da fuoco“. Cosa succederà adesso? Una cosa è certa. Allo stato attuale per i dieci casi mestrini seguiti da Adico, non è arrivato alcun riscontro da parte del gruppo Psa Italia che sta gestendo la questione dei richiami.
“Una situazione vergognosa e gravissima – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – che ci porta a inviare nuovi solleciti affinchè o nostri iscritti vengano finalmente chiamati a sostituire il pezzo. Ci sono persone che teoricamente da mesi non possono muovere l’auto e se la utilizzano lo fanno a proprio rischio e pericolo. La vittima calabrese, che è la prima in Italia ma non nel resto del mondo, avrà avuto necessità di usarla ma a causa dell’airbag Takata il pur terribil e incidente è diventato mortale”.
Adico nei prossimi giorni invierà il terzo sollecito. “Ci sono persone che non sanno più come fare per andare a lavoro o anche, per esempio, in vacanza – prosegue Garofolini -. Le vetture richiamate per la sostituzione dell’airbag sono più di 600 mila e i pezzi di ricambio scarseggiano. Ma questo non deve essere un problema degli automobilisti. Purtroppo, anche di fronte alle mancate risposte da parte del gruppo Psa Italia, siamo costretti a un ennesimo intervento. Oltre a richiedere l’immediata sostituzione dell’airbag, stiamo anche valutando di richiedere dei risarcimenti per i disagi subiti. Abbiamo addirittura il caso di una ragazza mestrina che, una volta arrivati i pezzi necessari, dovrà recarsi a Villorba per la sostituzione e dovrebbe farlo con il carroattrezzi a proprie spese, a meno di non muoversi con la macchina. A proprio rischio e pericolo”.
Ricordiamo l’inquietante messaggio ricevuto dai diretti interessati al momento del richiamo: “Le sostanze chimiche contenute nei dispositivi di gonfiaggio prodotti dalla società Takata potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo stesso con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte” Da qui la necessità di “sospendere immediatamente la guida del suo veicolo”. Ora, purtroppo, la prima vittima italiana è arrivata.
8 risposte
Per i capitalisti senza scrupoli, la vita umana non conta più nulla. E’ terribile. A questa gentaglia occorre un lungo periodo di rieducazione morale in carcere.
Buongiorno Giovanna, d’accordissimo con lei.
Gianluca
Sono anche io tra quanti attendono, circa un mese fa mi veniva comunicato di inviare copia del libretto di circolazione (fatto subito) per avere l’appuntamento in quanto sembrerebbero arrivati i ricambi! Da allora più nulla!
Buongiorno signor Carraro, purtroppo è in “buona” compagnia. Come ho scritto poco sopra, forse qualche cosa si sta muovendo…intanto però i disagi per gli automobilisti sono più che rilevanti.
Buona giornata
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico
Sempre e comunque per la tutela dei diritti di tutti I consumatori.
Grazie molte per il grande lavoro che state facendo.
Riccardo Bernardini
Grazie signor Riccardo, purtroppo questa vicenda è davvero grottesca. Per fortuna però proprio in questi giorni un paio di nostri soci sono stati chiamati per sostituire l’airbag. Speriamo si stia smuovendo qualcosa in ogni caso il diosdagio per chi attende il pezzo di ricambio da mesi è ormai consolidato. Vi teniamo aggiornati e grazie per la sua gentilezza.
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico
Anche io sono tra questi sfortunati purtroppo….dal 10 maggio che attendo i codici e continuo a fare solleciti tutte le settimane!!!! Non mi arrendo…
Buongiorno signora, sicuramente la chiameranno, qualcosa si sta smuovendo quindi non è assolutamente il caso di “arrendersi”. Il problema è che è già passato troppo tempo e molti automobilisti hanno vissuto disagi indicibili e affrontato costi inattesi.
Ci segua che comunichiamo le evoluzioni per quanto riguarda le persone che si sono rivolte a noi.
Buona giornata
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico