Mestre. C’è l’anziano mestrino che attende dal 30 luglio i tecnici e intanto, di fronte a un’estate rovente, si è dovuto attrezzare con mezzi di fortuna: ventilatore e pinguino. E il pensionato che ha beneficiato di un intervento neppure risolutivo pagandolo però dieci volte di più per un “errore” nell’utilizzo del pos. Ci sono inquilini che contestano ad altri condomini l’installazione abusiva e quelli che si lamentano per gli eccessivi rumori. Poi ci sono i continui black out oltre alle proteste di alcuni clienti dei supermercati che si lamentano per le temperature siberiane proposte nei vari punti vendita. Insomma, il condizionatore, sempre più presente nelle case dei mestrini, sta dimostrando uno dei temi più “caldi”, è proprio il caso di dirlo, di questa rovente estate 2024. Adico, anche in questi giorni, sta ricevendo innumerevoli segnalazioni, richieste di consulenza, di informazioni e di assistenza a fronte di querelle legate all’aria condizionata.
“Molte persone ci contattano per conoscere le norme condominiali circa l’installazione dei condizionatori – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. C’è chi lamenta l’installazione abusiva del climatizzatore, ovvero senza il preventivo consenso dell’amministratore. Chi contesta i rumori provocati dallo stesso, dato che la macchina principale viene posizionata all’esterno, molte volte in terrazza. Il problema è che ormai circa 7 famiglie mestrine su 10 ne sono dotati e questo dato ha subito un forte incremento negli ultimi anni anche di fronte a un clima sempre più insopportabile”.
Poi ci sono i singoli casi legati agli interventi per la sistemazione del condizionatore. “In questi giorni – prosegue Garofolini – Adico segue un 72enne di Mestre che dal 30 luglio attende il tecnico perché l’aria condizionata non funziona. A distanza di due settimane, pur dopo varie rassicurazioni, nessun tecnico si è diretto a casa dell’uomo il quale, è giusto dirlo, ha pagato per l’aria condizionata una cifra che sfiora i 1.500 euro. Intanto il nostro socio ha dovuto acquistare un condizionatore portatile. Noi scriviamo all’azienda per il rimborso di questa spesa”.
C’è poi la storia di un altro pensionato che proprio in questi giorni si è rivolto agli uffici dell’associazione per denunciare il comportamento del tecnico intervenuto per sistemargli l’aria condizionata. “Al momento del pagamento – commenta ancora Garofolini – il tecnico ha digitato sul pos 140 euro di spesa. Poi ha riferito che l’operazione non era andata a buon fine e ha ridigitato l’importo questa volta con uno 0 in più: 1.400 euro. Un errore. Vedremo. Il nostro iscritto però, se n’è accorto solo successivamente ed è andato a sporgere denuncia alle Forze dell’Ordine”.
Infine, come ultimo aspetto, “riceviamo anche molte segnalazioni, soprattutto da persone anziane, che lamentano le l’impossibilità di andare nei super e negli ipermercati per l’eccessivo refrigerio. Questa è una criticità che segnaliamo da tempo. In primo luogo perché lo sbalzo dall’esterno all’interno e viceversa è tutt’altro che salutare soprattutto per le persone più cagionevoli. Poi per quanto riguarda le emissioni siamo davvero a livelli eccessivi”.