MESTRE. Il coronavirus non ferma le contestazioni degli automobilisti contro le multe prese nella zona a traffico controllato dell’aeroporto Marco Polo. L’ultima in ordine di tempo, segnalata all’Adico da una professionista veneziana, è l’emblema di quanto l’associazione afferma da tempo sulle problematiche connesse alla ztc. Il fatto risale ancora a novembre scorso ma la sanzione è arrivata alla donna solo in questi giorni. L’infrazione, accertata dalla telecamera, è avvenuta verso le undici di sera ma ha un risvolto che lascia dubbi sulla legittimita’ della sanzione. “Come ci ha raccontato la nostra socia – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la permanenza nella zona a traffico controllato è effettivamente durata più dei sette minuti, più due di tolleranza, concessi. Ma il motivo è semplice: c’era un’autovettura senza conducente che bloccava l’unico varco di uscita. A quanto pare in quella stessa situazione si trovavano una trentina di vetture. Si suppone che tutte siano state sanzionate quel giorno ma si suppone anche che la telecamera abbia registrato anche la presenza di una vettura che bloccava l’uscita”. In questo caso la donna ha deciso di pagare la multa entro i cinque giorni per ottenere lo sconto del 30 per cento. “Ma un ricorso – continua Garofolini – in questo come in altri casi avrebbe avuto di sicuro esito positivo”. Naturalmente il coronavirus, che ha di fatto bloccato il Marco Polo, ha anche azzerato nelle ultime settimane le contestazioni contro la ztc. Che però, conclude Garofolini, “resta un nervo scoperto di cui presto il Comune dovrà occuparsi”.