Si va verso sanzioni più salate (fino a 1.600 euro) per chi parla o chatta al telefono mentre sta guidando (oltre alla sospensione della patente). Arriva l’alcolock, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero
Oggi approda sul tavolo del Consiglio dei ministri il provvedimento che riscrive alcune regole del Codice della strada e lo aggiorna (“Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”).
«Nel prossimo Cdm, il 18 settembre, porteremo la stesura definitiva del disegno di legge sulla sicurezza stradale – ha anticipato nei giorni scorsi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini -, il nuovo Codice della strada, che prevede prevenzione, educazione, controlli, ma anche sanzioni».
Sanzioni triplicate per chi guida parlando al telefono
Il testo che torna in Consiglio dei ministri dopo il passaggio in Conferenza unificata Stato Regioni è ora definitivo, anche se sarà oggetto di limatura da parte dei tecnici fino a pochi minuti prima la riunione dell’esecutivo. La riunione a Palazzo Chigi è stata convocata per le 12:30. Stando alle bozze circolate, si va verso una stretta. Da una parte vengono triplicate le sanzioni pecuniarie (fino a 1.600 euro) per chi parla o chatta al telefono mentre sta guidando (oltre alla sospensione della patente). Prevista anche la revoca a vita della patente per chi reitera reati particolarmente gravi (ad esempio la fuga dopo un incidente stradale). Per chi è in stato di ebbrezza alla guida o dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti patente sospesa fino a tre anni. Una volta ottenuto il via libera dell’esecutivo, per le nuove regole inizierà l’esame parlamentare.
Arriva l’alcolock
Previsto il divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti e l’obbligo per chi è stato colto a guidare in stato di ebrezza (quindi non per tutti) di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Inoltre sarà punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe: la positività al test rapido farà scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di riprendere la patente per tre anni. Per i recidivi previsto anche il ritiro a vita. Sospensione della patente anche per chi guida parlando al telefonino.
Neopatentati
Arriva una stretta sui neopatentati per portare da uno a tre anni il divieto di guida di auto potenti. Ma già ora, nei confronti dei giovani che hanno preso da poco il documento di guida esistono alcune norme che fissano limiti e velocità differenziate. Già ora per i primi tre anni i neo-patentati non devono superare i 100 chilometri orari in autostrada e i 90 chilometri orari nelle principali strade extraurbane. Una norma specifica per i neopatentati e per i giovani fino a 21 anni, poi, riguarda la possibilità di mettersi al volante dopo aver bevuto alcolici: il divieto in questo caso è assoluto e non è legato al superamento delle soglie fissate per tutti gli altri automobilisti
Ora, poi, viene previsto il divieto di guida di auto potenti ma solo per un anno dal conseguimento della patente. Questo periodo sarà allungato a tre con il nuovo codice. Entro questo periodo infatti la norma prevede che non si possano guidare autovetture a motore termico con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t ma anche veicoli per il trasporto fino ad otto persone che abbiano la potenza massima pari o superiore a 70 kW. Per le autovetture elettriche o ibride plug-in non si può invece andare oltre con potenza specifica di 65 kW/t, riferita alla tara, ma compreso il peso della batteria. Deroghe esistono solo per il trasporto di disabili.
Fonte: Sole24ore.it