Niente “penale” per il riallaccio della fornitura, una nuova offerta per spendere di meno e le scuse da parte dell’azienda. E’ un successo su tutti i fronti quello ottenuto da Dorino Callegaro e Diana Villanueva, gestori di una tabaccheria in via Ca’ Rossa, i quali si erano rivolti all’ Adico per contestare il comportamento di Enel che da aprile, senza comunicarlo tramite raccomandata, aveva iniziato a inviare le bollette tramite posta certificata, creando un disguido che ad agosto si è tradotto anche con il distacco dell’energia elettrica. “Grazie all’intervento dell’Adico che ha diffuso la nostra disavventura tramite la stampa – raccontano i due gestori – Enel ci ha contattati, porgendo le proprie scuse, annunciando che non ci verranno chiesti i 70 euro per il riallaccio della corrente e sottoponendoci anche una nuova offerta contrattuale per la nostra attività. Siamo molto soddisfatti”. La storia dei due tabaccai di via Ca’ Rossa è emblematica. Dallo scorso aprile, infatti, Enel ha cominciato a inviare ai due gestori le bollette via pec, avvertendo di questo cambiamento sempre via pec. Ma Dorino Callegaro e Diana Viallanueva hanno creato la posta certficata solo per controllare le comunicazioni dell’Inps e dell’Inail. L’ultima volta, a febbraio. Da qui il disguido, con i due tabaccai che non ricevevano le fatture ed Enel che inviava i solleciti, fino al distacco della fornitura avvenuto ad agosto. Solo a settembre i due tabaccai hanno capito l’inghippo. “Enel – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ha tenuto un comportamento molto corretto dopo la nostra denuncia. Ciò dimostra che un rapporto di dialogo e di confronto fra gli utenti consumatori e gli operatori fornitori è sempre possibile, anche se serve quasi sempre la mediazione di associazioni come la nostra”.