VENEZIA. Dopo tre mesi di disagio, finalmente P.Z. può tornare a farsi una doccia calda senza scaldare l’acqua sui fornelli. L’operaia veneziana residente in una casa Ater del centro storico poco tempo fa aveva denunciato all’Adico la propria difficile situazione, dopo aver tentato inutilmente di risolvere la questione da sola, contattando l’azienda regionale che si occupa di edilizia residenziale. Il servizio “sfratti e problemi condominiali” ha subito preso in mano il caso, forte di molte altre esperienze simili. E così la donna, nel giro di alcune settimane, ha ottenuto la sostituzione della caldaia ed è tornata a sorridere, dopo mesi di problemi.
L’operaia si è ritrovata senza acqua calda a inizio giugno. Verso metà mese il sopralluogo eseguito dalla ditta incaricata ha evidenziato la necessità di cambiare la caldaia. In alternativa, sarebbe stato necessario procedere alla sostituzione di numerosi pezzi e, soprattutto, al controllo interno della canna fumaria con una spesa spropositata. Fortunatamente l’intervento di Adico ha sbloccato la situazione.
“L’esito della vicenda è ovviamente molto positiva – commentano dall’associazione di via Volturno – e ci conforta il fatto che tutto si sia finalmente sbloccato alle porte dell’inverno. E’ chiaro che i cittadini dovrebbero avere la possibilità di far valere i propri diritti senza l’ausilio di un legale, ma è evidente che le cose non stanno così. E non solo con l’Ater. Rileviamo però che le problematiche relative alle così dette case popolari sono in aumento e possiamo confermare di aver risolto molte situazione ostiche e complicate”.