VENEZIA. La paura di un nuovo lockdown, quantomeno scolastico, rischia di provocare un clamoroso flop per le vendite degli abbonamenti studenteschi da parte di Actv, che su questi titoli di viaggio fa grande affidamento per alimentare il proprio budget. L’allarme viene lanciato da Adico che sta seguendo in prima linea la questione dei rimborsi (o, meglio, ristori) riservati ai pendolari del trasporto pubblico locale per il mancato utilizzo degli abbonamenti durante il lockdown. Com’è noto proprio giovedì l’azienda ha finalmente creato nel proprio sito il form per richiedere il ristoro, partendo proprio dagli studenti con abbonamento annuale che avranno precedenza sulle altre categorie. Per ottenere il voucher, però, oltre a compilare la domanda sul sito Actv, bisogna comunque sottoscrivere un nuovo abbonamento annuale, secondo quanto indicato dall’azienda. E qui casca l’asino. “Riceviamo da due giorni continue telefonate di genitori molto dubbiosi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Ci chiedono delucidazioni sui ristori perché dicono di non essere intenzionati a sottoscrivere un altro “annuale”, temendo che la scuola non inizi o che comunque si interrompa per una nuova ondata di Coronavirus. Noi speriamo che sia una paura infondata ma la questione, scatenata dalla notizia positiva dei rimborsi, sembra mostrare una realtà molto preoccupante: le famiglie hanno ancora il terrore di un lockdown, che sarebbe comunque devastante per tutto il Paese, e ci chiedono come fare per poter ottenere il voucher dell’abbonamento precedente, senza sottoscriverne un altro di nuovo”. Il dato deve preoccupare l’azienda perché la probabilità che il numero di abbonamenti annuali per studenti diminuisca è molto elevato. “Crediamo che sia necessaria una azione da parte dei vertici di Actv per evitare il flop delle vendite – conclude Garofolini – magari rassicurando le famiglie che nel caso di una nuova chiusura si interverrà subito prevedendo tutele per l’utenza”.