Gli importi vanno da qualche migliaia di euro fino a cifre che sfiorano i 60 mila euro, come successo a un pensionato che ha ricevuto una maxi-fattura da 56mila euro per l’energia elettrica di una utenza domestica. Anche per i padovani il 2014 è stato l’anno delle bollette “pazze”. Lo scorso anno sono stati 139 gli utenti della provincia patavina che si sono rivolti alla nostra associazione per denunciare il ricevimento di fatture del gas o dell’energia elettrica spropositate rispetto ai normali consumi. In confrotno al 2013, i casi seguiti dalla nostra associazione sono cresciuti di oltre un terzo (più 36,3%), mettendo in luce una situazione sempre più diffusa.
In generale, le bollette rappresentano la prima problematica per gli utenti padovani, non solo per quanto riguarda gli importi, quasi sempre legati a conguagli o a errori di calcolo, ma anche per quanto concerne doppie fatturazioni ed errori di domiciliazione.
Nel 2014 si rileva anche una preoccupante crescita dei distacchi “inattesi” e “improvvisi”, con persone che si trovano senza luce o senza gas e devono attendere giorni prima di ottenere la rimozione dei sigilli.
Analizzando i dati degli utenti padovani riferiti all’anno passato, le segnalazioni e le richieste di aiuto legati alle bollette di energia elettrica e gas sono state 252, contro le 182 del 2013, con un aumento del 38,5%. Come detto le bollette “pazze” rappresentano più della metà dei problemi con le fatturazioni. 139 i casi registrati (102 nel 2013), fra cui alcuni clamorosi, con bollette di alcune decine di migliaia di euro. Più che raddoppiati i casi di doppie fatturazioni quasi sempre causati da cambi di fornitore: 16 le segnalazioni nel 2013, 33 nel 2014. I distacchi della forniture, con i sigilli o la chiusura dei contatori, sono quasi triplicati: sette i casi seguiti nel 2013, 20 quelli del 2014. Gli utenti coinvolti si sono ritrovati senza luce e senza gas in modo inatteso e spesso immotivato.
“I problemi legati alle bollette sono di sicuro quelli più diffusi fra le centinaia di casi che seguiamo ogni anno – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Spessissimo l’errore è del fornitore, come rileva il nostro ufficio legale e la problematica viene risolta. In particolare, soprattutto quando si tratta di letture stimate e di conguagli, ci troviamo quasi sempre di fronte a calcoli errati. Però, anche se si risolve la situazione, per l’utente questi disguidi rappresentano comunque una grande perdita di tempo e anche una spesa. I distacchi della fornitura sono invece in crescita e creano grandi disagi e danni ai cittadini”.
In totale nel 2014 sono 498 i padovani che si sono rivolti all’Adico per chiedere assistenza. Esclusi i 252 soci che hanno denunciato problemi con bollette, un quinto delle richieste d’aiuto da parte di neoiscritti pasdovani è direttamente collegato a uno dei cinque sportelli istituiti dall’Adico al proprio interno: “sfratti e condominio”, “debiti e crediti”, “vacanza informata”, “risarcimento danni” o “alcol e patente”.
Molto richiesti anche per i progetti speciali proposti dall’Adico, in particolare l’ “amministazione di sostegno”, “testamento e successioni”, e la sezione separazione e divorzio consensuale”.