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Invoca da un anno (senza successo) la cessazione del bonus per disagio fisico sulla bolletta, pensionato mestrino chiede aiuto all’Adico

Mestre. Combattere per far valere i propri diritti, per richiedere rimborsi, per contestare importi non dovuti sono le principali motivazioni per cui un consumatori e utenti si rivolgono a personale esperto, con lo scopo di ottenere ciò che, in teoria, spetta al diretto interessato. Eppure Adico segue anche diverse vicende all’apparenza anomale, dove il socio chiede l’intervento dell’ufficio legale per invocare la rinuncia a benefici che non spettano più ma che vengono comunque riconosciuti anche dopo molte segnalazioni da parte dello stesso beneficiario. In questo caso la storia riguarda A.G., pensionato mestrino classe 42 che da circa un anno chiede al Sen, servizio elettrico nazionale, di non erogare più il bonus sociale per il disagio fisico. Si tratta di una cifra non particolarmente alta (varia fra i 30 e gli 80 euro mensili), che dipende dai consumi di energia e che è solitamente legata all’utilizzo di strumenti sanitari salvavita che necessitano ovviamente di energia elettrica a ritmo pressoché costante.

Nel caso in questione, l’ultra80enne mestrino, suo malgrado, non ha più necessità del bonus perché lo macchina salvavita serviva alla moglie, deceduta circa un anno fa. Ed è proprio dall’aprile del 2023 che l’anziano richiede al Sen di non riconoscere più in bolletta il bonus, non avendone più diritto. Risultato? Per ora, nulla.

Eppure il 13 settembre scorso il fornitore sembrava aver recepito quandto richiesto, tanto da comunicare per iscritto al proprio cliente l’interruzione del beneficio a partire da 31 agosto 2023. Invece quel bonus continua a caratterizzare ad apparire nelle fatture inviate ad A.G. tanto da costringerlo a richiedere l’assistenza dell’associazione.

“Non è la prima volta che seguiamo i casi di persone che non riescono a interrompere l’erogazioni di benefici non più dovuti – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In questi casi il pericolo maggiore, che abbiamo più volte constatato nei casi di erogazioni non dovute, è che a un certo punto il soggetto interessato riceva la richiesta di restituzione di un importo molto pesante. Nel caso in questione, il nostro socio sta ricevendo da parecchi mesi uno sconto in bolletta che non gli spetta più e, dopo innumerevoli tentativi di risolvere da solo questo problema, alla fine ha deciso di rivolgersi a noi. Con il nostro ufficio legale abbiamo scritto immediatamente al Servizio Elettrico Nazionale e ora ci attendiamo una risoluzione definitiva del problema. Naturalmente il fornitore deve tenere conto delle tante segnalazioni del pensionato, affinchè non ci siamo pretese economiche inopportune e inadeguate”.

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