Per gli italiani, popolo di grandi risparmiatori, i prodotti finanziari rappresentano da sempre uno dei principali investimenti nei quali dare “rifugio” a una parte delle proprie risorse. Fra questi, i buoni fruttiferi postali hanno da sempre attirato l’interesse dei cittadini anche perché garantiscono, almeno sulla carta, guadagni sostanziosi (e sicuri). Tali prodotti, però, presentano spesso anomalie che di fatto possono deludere le aspettative economiche di chi li ha acquisiti. Da questo punto di vista, Adico ha iniziato diversi anni fa una vera e propria battaglia nei confronti dei buoni risalenti ancora agli anni 80 (serie QP) che, una volta ritirati, fruttavano molto meno di quanto previsto dalle tabelle. Grazie all’attività dell’ufficio legale sono stati recuperati centinaia di migliaia di euro a favore dei risparmiatori. Ora, però, si apre un nuovo fronte, relativo a buoni fruttiferi postali emessi di recente con prescrizione settennale. E sarà proprio questo l’argomento della rubrica di MestreMia, “cosa c’è da sapere?” in programma giovedì alle 18 con diretta streaming sulla pagina https://www.facebook.com/groups/mestremia/. Ospiti di Andrea Sperandio, il presidente di Adico, Carlo Garofolini, e l’avvocato Gioia Barbato.