Elasticità e buon senso. Dovrebbe essere questo, a nostro avviso, il modus operandi di chi rappresenta le amministrazioni locali, tipo i vigili urbani. Come Adico abbiamo raccontato spesso vicende nelle quali, a nostro avviso, servirebbe più tolleranza rispetto a comportamenti che dimostrano la buona fede del cittadino. Arriva da Oderzo, invece, una storia che dimostra la rigidità della Polizia Municipale anche rispetto a condotte non lecite ma più che giustificabili viste le circostanze. A Massimiliano Furlanetto, 58enne di Martellago, un gesto di puro altruismo è costato 84 euro di multa, 5 punti della patente e, soprattutto, 6′ giorni di fermo amministrativo per il sto mezzo, una moto che utilizza per andare a lavoro.
Come riportano molti quotidiani locali, seguendo la stessa denuncia del diretto interessato raccontata su facebook, il protagonista della disavventura, in moto, si è fermato sulla strada Postumia per aiutare un’anziana con l’auto in panne e in uno stato di totale agitazione. Vista la situazione, il motociclista è sceso dalla moto ed ha spostato la macchina della donna di circa 50 metri. A questo punto una pattuglia della Polizia locale, che passava nella stessa arteria, si è fermata e ha rimproverato il soccorritore perché aveva lasciato la moto in mezzo alla strada. A questo punto l’uomo è salito in moto per spostarla al lato della carreggiata, cosa che ha fatto immediatamente commettendo però un errore che i vigili non gli hanno perdonato: non ha indossato il casco per compiere quel breve spostamento.
Sempre nelle cronache dei giornali, il comandante della polizia locale ha replicato spiegando che i colleghi avrebbero invitato il motociclista a mettere il casco per il brevissimo spostamento, difendendo in pieno il loro operato. Il problema, però, è che questo atto di altruismo è costato al motociclista 84 euro di multa e 5 punti della patente. Cose quasi ininfluenti rispetto all’ultima “punizione”. 60 giorni di fermo amministrativo per la propria due ruote, che è il vero cruccio della vittima di questo zelo a dir poco eccessivo e inopportuno.
“Adico non difenderà mai e poi mai chi commette azioni illecite – specifica il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini – Quando ci chiamano automobilisti che chiedono assistenza perché sono passati col rosso, non hanno rispettato uno stop, non hanno seguito i limiti di velocità, neghiamo il nostro aiuto, salvo situazioni molto particolari. Ma, al di là di qualsiasi versione, restiamo indignati di fronte a tre sanzioni così eclatanti nei confronti di una persone che con il proprio intervento stava aiutando un’anziana in difficoltà e, di fatto stava smaltendo una coda di 500 metri che si era formata per questo motivo. Ricordiamo che in una parte d’Italia, si corre senza casco, e magari in tre o quattro persone in uno scooter. Sinceramente, di fronte a queste storie, ci chiediamo quanto convenga aiutare le persone ,a soprattutto ci domandiamo come queste decisioni possano aiutare il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione. Sinceramente anche la difesa ad oltranza da parte del comandante dei vigili ci risulta inopportuna. A meno che le multe non servano solo per fare cassa e non per educare le persone a comportamenti consapevoli e civili. Questa storia, come tante altre, dimostra ancora una volta che non sembra esistere in questo momento un rapporto di rispetto ed educazione civica fra pubblica amministrazione e il cittadini. E questo sfiducia, queste vessazioni, sono uno dei principali problemi che caratterizzano il nostro Paese”
2 risposte
I vigili urbani sono un moltitudine di dipendenti amministrativi che non fanno prevenzione e con i quali non si può ragionare. Corpo di polizia ( che con laPolizia non ha niente in comune) da abolire!!!!
Buonasera, grazie per l’intervento, sappia che per questo articolo, che io ritengo alquanto pacato, ci hanno pure querelato 🙂
Buona serata
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico