Mogliano. La sua odissea era iniziata a metà febbraio, quando aveva portato all’ufficio Ups di Casier un pacco da spedire al figlio, residente a Dublino per motivi di studio. Da quel momento lo scatolone, colmo di prodotti alimentari italiani destinati in particolare alla famiglia che ospita il ragazzo, non è mai arrivato a destinazione, bloccato in Francia, danneggiato. E così S.B., 54enne casalinga moglianese, aveva iniziato la sua personale battaglia con la ditta di spedizione americana, fra mail, telefonate, invio di documenti. Alla fine, esausta, la donna si è rivolta all’Adico che in pochi giorni, grazie all’attività mediatica che l’associazione affianca spesso a quella legale, ha risolto il problema. Ups, infatti, ha scritto alla socia scusandosi per il disservizio e e riconoscendo un rimborso di 155,14 euro, comprensivi di 113,76 euro per il valore della merce e di 41,38 euro come spesa di spedizione.
“Il risultato è andato anche oltre le aspettative e in tempi brevissimi – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico – La casalinga moglianese si è rivolta a noi più che altro per un motivo di principio e puntando soprattutto al rimborso di quanto speso per una spedizione non andata a buon fine, quindi poco più di 40 euro. Chiaro che l’obiettivo massimo sarebbe stato anche quello di ottenere indietro la restituzione di quanto speso per la merce. Ups, dimostrando lungimiranza e disponibilità, pur dopo l’esposizione mediatica a cui l’abbiamo sottoposta, ha riconosciuto tutto l’indennizzo, prodotti alimentari compresi. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto in pochissimi giorni”.