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“Per favore, aiutatemi a ritrovare la mia bici elettrica”. Tramite Adico 53enne invalido di Dolo lancia un appello per recuperare il mezzo rubato davanti all’ospedale

DOLO. Quella bicicletta elettrica marca Lombardo era il suo unico mezzo di trasporto, utilizzato per qualsiasi tipo di spostamento. Da quando l’aveva acquistata, circa un anno e mezzo fa, con una spesa di poco superiore ai mille euro, era diventata una “compagna” inseparabile oltre che indispensabile. La scorsa settimana, però, N.C., 53enne invalido residente a Dolo, è rimasto vittima dei malviventi, sempre più specializzati nei furti delle due ruote.

Attorno alle 14 l’uomo si era recato all’ospedale del suo Comune per affrontare la consueta visita logopedica e aveva legato la bici alla rastrelliera che si trova di fronte alla portineria del nosocomio dolese. Durante l’ora passata all’interno dell’ospedale, i ladri hanno agito indisturbati portando via il mezzo senza che nessuno vedesse nulla. Disperato, N.C. ha contattato i familiari per poi recarsi tutti assieme dai Carabinieri a presentare denuncia. Non solo. Il fratello della vittima, già socio Adico, ha deciso di rivolgersi all’associazione per lanciare un appello sia alla cittadinanza che ai responsabili dell’ospedale. “Tramite noi – spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico – la famiglia spera che qualche cittadino possa aver visto in giro la bicicletta. Per questo abbiamo deciso di lanciare un appello con il supporto ovviamente della foto del mezzo pubblicata ora nel nostro sito (www.associazionedifesaconsumatori.it). Chi avesse notizie, può contattare l’associazione dal lunedì al venerdì allo 041-5349637. Per quanto riguarda l’ospedale – prosegue Garofolini -, da quanto ci è stato detto, non è il primo furto che avviene davanti alla portineria, dove c’è la rastrelliera per le bici. Crediamo sia il caso di collocare una telecamera per scongiurare una volta per tutte le azioni dei male intenzionati. Le bici elettriche, come i monopattini, grazie alla loro capillare diffusione, sono diventate l’oggetto del desiderio dei ladri da tempo specializzati nei furti di biciclette. Siamo dunque convinti che, in generale, sia necessario trovare strumenti adeguati per ridurre al massimo questo odioso reato”.     

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