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Senza check in on line il biglietto costa il 300% in più. La surreale disavventura di un viaggiatore italiano con la compagnia ungherese Wizzair

Dai rincari folli dei biglietti ai surreali sovra-costi imposti da alcune compagnie aeree. L’estate 2023 si preannuncia davvero rovente non solo dal punto di vista metereologico ma anche sul fronte dei voli. E così, dopo le tante proteste (e l’intervento governativo) contro l’impennata dei prezzi per i voli aerei, ecco una nuova denuncia questa volta nei confronti del vettore low cost ungherese Wizzair. Che succede, in questo caso? Secondo quanto segnalato ad Adico da un viaggiatore che preferisce restare anonimo, la compagnia magiara “punisce” economicamente i clienti che non effettuano il check in on line.

L’uomo, infatti, a causa di tale circostanza, ha dovuto sborsare, proprio al momento del check in, una extra tassa di 45 euro per lui e per le persone in sua compagnia. Tenendo conto che il costo del biglietto originale era di 14 euro, ci troviamo di fronte a un incremento del 300%.  

“Il passeggero – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – ha provato a risolvere il problema con la compagnia aerea, sottolineando la particolarità della situazione: il viaggio era un regalo di compleanno a sorpresa, e lui non era a conoscenza delle politiche specifiche di check-in di Wizzair al momento della prenotazione. La compagnia low cost però non ha voluto sentire ragioni e ha negato il rimborso, facendo riferimento alle proprie condizioni generali di trasporto. E’ chiaro che ogni compagnia può adottare le pratiche commerciali che preferisce, sempre se rispettano le norme a tutela dei consumatori.

Tuttavia, la questione solleva seri dubbi sulla ragionevolezza e sull’equità di pratiche come questa. Laddove le tasse e i supplementi rappresentano un costo sproporzionato rispetto al prezzo del biglietto – prosegue Garofolini -, il diritto del consumatore ad un prezzo equo e trasparente sembra essere compromesso. Crediamo che sia necessaria una maggiore trasparenza in particolare riguardo a pratiche come le tasse di check-in. Per garantire che i diritti dei consumatori siano rispettati, è fondamentale che tali politiche siano comunicate in modo chiaro e inequivocabile al momento della prenotazione”.

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