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TARIFFA FOGNARIA, PIAVE SRL COLPISCE ANCORA. CHIESTI GLI ARRETRATI DAL 2002 AGLI INQUILINI DI UN CONDOMINIO DI QUARTO D’ALTINO ADICO AVVERTE: “GRAN PARTE DEGLI IMPORTI E’ PRESCRITTO”.

QUARTO D’ALTINO. Piave servizi srl colpisce ancora. La società di servizio idrico integrato nata nel 2015 dalla incorporazione fra Sile Piave spa e Sisp srl e attiva in una quarantina di Comuni veneziani e soprattutto trevigiani, ha richiesto agli inquilini di un condominio di via Marconi, 58 a Quarto d’Altino il pagamento arretrato della tariffa di fognatura e di depurazione a partire dal 2002. A ogni famiglia, dunque, è arrivata l’intimazione al pagamento di cifre che vanno dai mille e ai 2.500 euro, visto che “il fabbricato è allacciato alla condotta di fognatura pubblica e fino dalla sua costruzione convoglia direttamente le acque reflue urbane all’impianto di depurazione di Quarto d’Altino”, come comunicato dalla stessa società ai diretti interessati. Alcuni inquilini si sono dunque rivolti all’ufficio legale dell’Adico che già lo scorso anno aveva seguito un caso identico capitato però a Marcon. “Piave srl – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – continua a richiedere importi arretrati per gli allacciamenti alla rete fognaria. Un comportamento che sta spiazzando le famiglie anche perché le cifre richieste sono notevoli. Attenzione però. Come abbiamo già evidenziato nel caso di Marcon, gran parte delle somme richieste sono prescritte ed esattamente quelle che vanno dal 2002 al 2013. Quindi la società può richiedere al massimo gli importi degli ultimi cinque anni e, naturalmente, dovrà concedere un’ ampia rateizzazione ai richiedenti, dato che non hanno alcuna responsabilità in questa vicenda”. La prima lettera nella quale l’azienda comunicava questa sgradita novità è arrivata agli inquilini di via Marconi a gennaio. Qualche giorno fa sono giunte nuove comunicazioni con i conteggi che hanno fatto strabuzzare gli occhi ai condomini i quali si sono ritrovati richieste di pagamento fino a 2.500 euro. “Già lo scorso anno abbiamo criticato il modus operandi dell’azienda – continua Garofolini -. In ogni caso ricordiamo alle famiglie di via Marconi che devono richiedere la prescrizione delle somme arretrate che vanno dal 2002 al 2013 e che, comunque, hanno modo di ottenere anche una rateizzazione che renda meno pesante il pagamento”.

 

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