Dal 20 luglio a fine mese sono ben 246 le scadenze fiscali per i contribuenti. Si tratta soprattutto di versamenti a titolo di acconto o saldo (il 93,5%), calcola il Sole 24 Ore, un vero e proprio ingorgo fiscale che ha spinto i commercialisti a chiedere al governo un nuovo rinvio al 30 settembre, dopo la proroga concessa a causa della pandemia dal 30 giungo al 20 luglio (o fino al 20 agosto con la maggiorazione dello 0,4%). Chiamata a versare 4,5 milioni id partite Iva.
In una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, in vista della ormai imminente la scadenza del 20 luglio ha rinnovato «come urgente priorità di tutti gli oltre 118 mila iscritti al nostro Ordine professionale» la richiesta di proroga al 30 settembre del termine per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap 2020. Ai commercialisti si è unita Confcommercio, che parla di una richiesta «obbligata» a causa della grave crisi di liquidità in cui versano le imprese e i lavoratori autonomi per l’emergenza Covid-19, ma anche per le difficoltà organizzative che stanno affrontando in questa difficile fase gli intermediari che assistono le stesse imprese.
Il problema è che il lockdown e la sospensione dei versamenti di marzo, aprile e maggio ha prosciugato le casse dell’Erario, che ha registrato una caduta delle entrate tributarie e contributive di 22,3 miliardi (-8,4%) nei primi 5 mesi dell’anno rispetto ai primi 5 mesi del 2019, secondo i dati diffusi mercoledì dal Mef. Difficile quindi che il governo accolga la richiesta di una nuova proroga delle scadenze fiscali.
La giornata del 20 luglio ci sarà una particolare concentrazione di adempimenti per gli imprenditori. Si va dal pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre per importi superiori a 1.000 euro. E poi versamento dell’imposte e contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per titolari di partita iva e soci di società. Scadenze originariamente previste il 30 giugno. Il 27 luglio bisogna trasmettere gli elenchi Intrast del II° trim. 2020 e mensili di giugno 2020. Il 30 luglio scade il versamento delle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi soggetti diversi dai titolari di partita iva con maggiorazione dello 0,4% . Infine, il 31 si chiude il mese con il botto: presentazione del modello per il rimborsi Iva trimestrale e quello per le operazioni effettuate con l’estero nel II° trimestre 2020.