Via Martiri di Marzabotto (Mestre) è sempre più insicura ma l’amministrazione non interviene. L’allarme di Adico: “servono semafori a chiamata e una pista ciclopedonale”

Mestre. Qual è uno dei principali compiti di una amministrazione comunale? Ascoltare i cittadini, verificare la loro segnalazioni e cercare di risolvere i problemi, soprattutto quando di mezzo c’è la sicurezza e l’incolumità delle persone. Eppure per i rappresentanti del gruppo Zelarino e dintorni presieduto da Marino Zorzetto, a nulla sono servite finora le tantissime richieste di intervento per rendere via Martiri di Marzabotto una strada a misura di ciclista e di pedone ma, soprattutto, di residente.

“Neppure l’attività svolta da noi, che da tempo rappresentiamo le istanze del comitato per tutto ciò che riguarda il territorio municipale compreso fra Chirignago e Zelarino – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – ha ottenuto le risposte attese per quanto concerne quella strada strategica anche per raggiungere l’ospedale. Ora agiremo con un terzo sollecito pronti a procedere con una denuncia nel caso non ricevessimo riscontri in merito a quanto richiesto dal gruppo e quindi dalla cittadinanza”.

I problemi legati a via Martiri di Marzabotto sono ormai noti: l’arteria lunga più di un chilometro collega due strade fondamentali come via Brendole e via Asseggiano. Il tragitto non contempla però marciapiedi e piste ciclabili e così chi abita in zona può spostarsi solo lungo i margini della via. Per raggiungere le fermate del bus – proprio in via Brendole e in via Asseggiano – i rischi sono enormi e aumenteranno esponenzialmente con l’arrivo dell’inverno, quindi del buio pomeridiano e della nebbia. Tramite Adico il comitato chiede quindi la realizzazione di una pista ciclopedonale, anche considerando che in altre zone limitrofe ma tutt’altro che pericolose, sono in programma tragitti riservati a ciclisti e pedoni (una da Asseggiano al centro commerciale Polo, attraverso i terreni agricoli).

“Quelle risorse potrebbero essere convogliate in via Martiri di Marzabotto – continua Garofolini – perché lì si vive una situazione critica, i residenti rischiano davvero di essere investiti e l’urgenza è più che evidente. Anche considerando che la via necessiterebbe di altri interventi, per esempio la sistemazione di alcuni tratti di fossato e la ricollocazione di alcuni bidoni dell’immondizia. Non solo. Proprio in vista della realizzazione di una pista ciclopedonale, il comitato chiede il prolungamento del tratto a senso unico di via Martiri di Marzabotto verso via Brendole, anche per mettere in sicurezza i residenti della zona”.

In tale contesto, e sempre considerando la pericolosità della strada, il gruppo guidato da Marino Zorzetto torna a chiedere pure di predisporre tre semafori a chiamata, all’altezza dei civici 12, 14 e 16, per consentire a chi risiede in quei punti, che sono decisamente i più insicuri, un attraversamento senza particolari rischi. Infine, sempre tramite l’Adico, il comitato chiederà lumi sulle sperimentazioni avviate sulla strada. Sono ancora operative, visto che la cartellonistica provvisoria è ancora lì, in bella vista”.

“Al di là dei noti problemi che sta vivendo la nostra amministrazione – conclude Garofolini – ci attendiamo risposte concrete perché, l’esperienza purtroppo insegna, se dovesse succedere qualche cosa di grave, la responsabilità ricadrà senza se e senza ma a chi non ha raccolto e preso sul serio le tante segnalazioni inviate dai cittadini anche attraverso la nostra associazione”.      

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