A Mestre sempre più monopattini su marciapiedi e piste ciclabili. Adico: “basta, servono controlli”

Mestre. Sfrecciano sotto i portici e sopra i marciapiedi, ad alta velocità, affrontando curve a novanta gradi senza neppure rallentare e attraversando sulle strisce zebrate con la naturalezza di un pedone o correndo senza remore lungo le piste ciclabili. Ormai a Mestre i monopattini elettrici stanno monopolizzando le zone in cui i cittadini avrebbero diritto di camminare tranquilli o dove i ciclisti – che però spesso si comportano come i guidatori di monopattino – sarebbero chiamati a transitare.

“I mestrini sono stufi – attacca Carlo Garofolini, presidente dell’Adico che in più occasioni ha denunciato questa situazione al limite dell’insostenibile -. Al di là dei pericoli, che sono sotto gli occhi di tutti nonché nelle cronache dei giornali, è proprio fastidioso sentirsi sfiorare da questi mezzi mentre si passeggia tranquilli sul marciapiede, sentirsi suonare dietro il campanello per spostarsi. Oppure rischiare di investirli quando attraversano le strisce sbucando dal nulla. Di sicuro sono un mezzo utile per alcune persone ma a nostro avviso la diffusione del monopattino elettrico, sostenuta dagli incentivi, è andata oltre ogni limite accettabile soprattutto se chi li conduce non rispetta le regola, attraversando la città anche in due se non in tre sullo stesso mezzo”.

L’associazione dei consumatori, dunque, torna a chiedere più controlli da parte dei vigili urbani in aree “critiche” come corso del Popolo (ma non solo).

“Ci chiediamo dove siamo i vigili – prosegue Garofolini -. O, meglio li vediamo in piazza Ferretto che fischiano a chi passa in bicicletta, anche quando la piazza è totalmente vuota. Ma non ci risulta di aver mai visto un rappresentante della Polizia Municipale multare monopattini o bici sui marciapiedi. Almeno, da quanto ne sappiamo. Non invochiamo un divieto totale per i monopattini stessi come successo a Parigi da settembre 2023. Ma una migliore regolamentazione e più controlli. Ricordiamo che anche i ciclisti non possono andare sui marciapiedi e tantomeno quelli che consegnano merci e che pedalano su mezzi molto ingombranti. Lo diciamo chiaramente la gente è stanca e non stupisce che in alcune zone della città appaiano manifesti o volantini che illustrano le norme del codice della strada proprio riguardo tale problematica”.

2 risposte

  1. a me danno anche fastidio le “bici” elettriche senza pedalata assistita ( ecco il perché del “bici” tra virgolette ) che per la legge sono veri e propri ciclomotori elettrici, ma senza targa, senza bollo, senza assicurazione, che quasi sempre vanno ben oltre il limite di velocità consentito alle bici a pedalata assistita

    in caso di incidente, zero copertura !

    1. Ha ragione signor Mario, diciamo che con bici intendevo anche quelle ma giusto specificarlo!
      Grazieee
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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