Case di riposo, in Adico boom di richieste d’assistenza per i rimborsi agli ospiti malati d’alzheimer. Ecco i documenti necessari per poter procedere  

Mestre. 25 richieste di assistenza in meno di una settimana. Sono tante le famiglie che si sono rivolte all’Adico in questi giorni per ottenere il rimborso della retta pagata per il “ricovero” in casa di riposo di un proprio caro affetto da alzheimer. Il boom di richieste dimostra quanto sia diffusa e sentita questa vicenda che, fra l’altro, riguarda anche soggetti colpiti da altre malattie, soprattutto legate alla demenza senile.

Nei prossimi giorni l’associazione valuterà per ogni posizione l’esistenza o meno dei requisiti per ottenere il rimborso e, se esistono i presupposti, invierà una diffida alla Regione – e per conoscenza alla struttura coinvolta – per ottenere la restituzione delle quote pagate indebitamente, secondo quanto stabilito da alcune sentenze della Corte di Cassazione.

Ma cosa stabilisce di fatto la Corte? Partiamo da questo principio: le case di riposo contemplano due tipi di servizi, uno alberghiero, che deve essere pagato dall’ospite, e uno assistenziale, che è a carico della Regione. La Corte ha però stabilito che per alcuni tipi di patologie – come appunto l’azheimer e in generale le demenze – i due tipi di servizi siano indissolubilmente legati o meglio che l’assistenza prevalga sull’alberghiero il quale è un servizio che diviene “inevitabile” e quindi a carico della Regione. Un principio molto rilevante che apre la strada a una miriade di ricorsi essendo pure retroattivo.  

Il primo caso seguito da Adico riguarda un’anziana ora deceduta che per nove mesi è rimasta ospite di una casa di riposo veneziana. Essendo la donna malata di alzheimer, i familiari chiedono il rimborso delle rette pagate, circa 20 mila euro. Questa vicenda – segnalata dalla nostra associazione – ha dato il via al boom di richieste d’assistenza pervenute negli ultimi giorni.

In questa fase Adico si occupa dei pazienti con alzheimer conclamata in attesa di definire in modo più chiaro e lineare le altre patologie per le quali l’assistenza ha prevalenza sul servizio alberghiero.

Ricordiamo che per poter procedere con un’azione legale, è necessario avere il certificato, la cartella clinica e la diagnosi conclamata di malattia di alzheimer. Bisogna poi precisare il periodo di ricovero in struttura (successivo alla diagnosi) e essere in possesso della copia del contratto e delle fatture pagate alla casa di riposo per la quota alberghiera della retta.

Chi è in possesso dei documenti può chiedere un appuntamento contattando Adico allo 041-5349637 (dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19). Il legale valuterà le singole posizioni.

“Anche considerando la delicatezza della vicenda – ricorda Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – sottolineiamo che in questa fase, se esistono le condizioni, procederemo stragiudizialmente inviando una diffida alla Regione e per conoscenza alla struttura per avere la restituzione di quanto pagato a titolo di retta e per chiedere che per il futuro le spese siano a carico della Regione stessa Fermo restando che ogni altra iniziativa sarà valutata successivamente. Evidenziamo infine come non esistano i presupposti per promuovere una class action”.

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