Mestre. Prima, un sms scarno ma incalzante, che invita la “vittima” a chiamare urgentemente un altro numero, per comunicazioni importanti. Poi, una volta effettuata la telefonata al numero indicato, la breve chiacchierata con una sedicente operatrice che invita l’interlocutore a recarsi all’ufficio postale per ritirare una generica carta per il buono spesa. E’ così che i truffatori svuotano i crediti telefonici delle proprie prede, portando via solitamente alcune decine di euro che, moltiplicate per tante vittime, possono fruttare bottini quotidiani di tutto rispetto.
A segnalare all’ Adico la nuova frontiera dei raggiri tramite “smishing” ci ha pensato R.F., pensionato mestrino 83enne che è caduto nell’ingegnosa trappola perdendo di fatto i 30 euro di deposito per il rinnovo dell’abbonamento telefonico mensile. L’uomo ha deciso di denunciare all’associazione l’accaduto per mettere in guardia altre potenziali vittime da questo odioso trucchetto.
La disavventura del pensionato, come detto, comincia con un messaggino: “la invitiamo a contattare il numero 8938930902 per comunicazioni importanti. Preoccupato dal tono dell’sms, l’uomo ha composto il numero indicato e si è ritrovato a parlare con una sedicente operatrice delle Poste la quale gli dice di recarsi nei loro uffici per ritirare la carta “buono spesa”, riferendosi, probabilmente, alla card “dedicata a te” del governo Meloni. R.F., però, ritiene di non aver diritto a quel beneficio e cerca di spiegarlo alla propria interlocutrice ma, all’improvviso, la, telefonata si interrompe bruscamente. L’83enne mestrino prova a richiamare il numero, senza successo. Poco dopo riceve dal proprio operatore telefonica un messaggio con il quale si comunica che il deposito per il rinnovo mensile dell’abbonamento si è esaurito. Et voilà, la truffa è servita.
“Questo raggiro ha un impatto modesto sulle tasche della vittime – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ma non per questo può essere considerato meno insidioso. Come succede spesso, le persone anziane sono quelle più a rischio perché più ingenue di fronte a un mondo dove la tecnologia può nascondere innumerevoli insidie. Quando si ricevono messaggi di questo tipo, è sempre consigliabile non assecondarli oppure controllare su internet se vi siano allarmi riguardo a questa comuni9cazione. Nel caso specifico, il numero della sedicente operatrice delle poste risulta sul web come possibile truffa. E, in effetti, è proprio così”.