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Il contratto per la fibra va a buon fine ma nella zona non c’è spazio per nuove linee. Tramite Adico 36enne di Mogliano chiede il recesso e l’annullamento delle bollette

Mogliano. La richiesta per l’annullamento del contratto e per la restituzione degli importi già pagati è partita più di un mese e mezzo fa, il 10 luglio. Ma attualmente T.T., impiegato 36enne residente a Mogliano Veneto, non ha ottenuto risposta e ha dunque deciso di rivolgersi all’ufficio legale dell’Adico per farsi tutelare. D’altra parte la sua è una storia emblematica se non grottesca, relativa a una linea telefonica che non funziona al contrario delle bollette, che invece vengono recapitate senza problemi al diretto interessato a fronte di un servizio inesistente.

La vicenda prende forma a inizio giugno quando il 36enne riceve la visita del tecnico Tim che deve installare la fibra ottica. T.T. si è trasferito da poco a Mogliano, in via Ugo Foscolo, e necessita della linea internet. L’intervento riesce senza problemi e fino al 25 giugno la navigazione web avviene senza alcuna criticità. Poi la fibra non dà più alcun segno di vita, da un giorno all’altro, costringendo l’utente a innumerevoli telefonate per capire dove sia l’inghippo. A un certo punto, grazie alla “confidenza” da parte di uno degli operatori contattati, l’arcano viene risolto.  A quanto si apprende l’“armadio” esterno al quale convergono le linee risulta saturo, quindi non c’è la possibilità di collegare la fibra del 36enne moglianese, costretto a restare senza internet. Ma com’è possibile che “nell’ “armadio” non ci sia più spazio se all’inizio, nelle prime settimane, la navigazione avveniva senza alcun ostacolo? La spiegazione è surreale. “Secondo quanto ci è stato riferito dal nostro socio – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – pare che il tecnico incaricato dell’allacciamento abbia staccato all’interno dell’armadio la linea di un’ignara signora. La quale, ovviamente, ha chiesto assistenza e l’ha ottenuta. Il suo allaccio è stato ripristinato, quello del nostro iscritto, invece, è stato staccato”.

Al di là di tutto, Il finale della storia è scritto: T.T. per ora non ha la fibra e non può navigare in internet. L’uomo, però, ha contattato un altro operatore, Vodafone, che ha però negato la possibilità di attivare il servizio fino al potenziamento in zona della fibra ottica.

“Siamo stupiti dal comportamento del tecnico Tim – conclude Garofolini -. Speriamo che questo modus operandi non sia la prassi per superare un problema reale, il potenziamento della fibra ottica in alcune zone del territorio.  Ora con il nostro ufficio legale chiediamo l’annullamento del contratto e la restituzione dell’importo pagato per giugno e luglio, circa mille euro. A oggi, infatti, il nostro socio, che ha manifestato la sua volontà ancora il 10 luglio, non sa se quel contratto sia ancora attivo o meno anche se per il mese di agosto ha ricevuto una fattura da zero euro, inevitabile visto che non ha mai potuto utilizzare internet”.

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