Cedolino Inps con “il trucco”, l’Ente previdenziale lo corregge e si scusa. Adico: “Errore in buona fede? Restano molti dubbi”

Tanto tuonò che, alla fine, piovve. Ma, al di là della metafora il dubbio resta: fu vera distrazione o un maldestro tentativo manipolatorio/propagandistico? Il tema è di quelli scottanti anche perché coinvolge la categoria dei pensionati. Andiamo ad analizzarlo. Alla fine dello scorso mese alcuni anziani hanno ricevuto il cedolino dell’Inps riferito al mese di luglio con una dicitura anomala relativa all’importo: “aumento delle pensioni basse 2023”. In questo modo l’Ente previdenziale ha fatto “credere” al diretto interessato che tutti quei soldi in più fossero merito del governo e del tanto sbandierato aumento delle pensioni minime. Nulla di tutto ciò. La consistenza della maggiorazione altro non è che la classica 14esima mensilità, riconosciuta fino dal 2007 ai pensionati più poveri e frutto di annose battaglie sindacali. Quella somma aggiuntiva è una vera boccata d’ossigeno perché riconosce al beneficiario aumenti che vanno dai 336 ai 655 euro a seconda di vari requisiti fra cui l’età di contribuzione e il reddito. L’aumento delle minime, invece, lo abbiamo già definito, come Adico, una elemosina di Stato soprattutto perché presentata in pompa magna dal governo.

“L’incremento delle minime arriva a un massimo di 8 euro per gli under 75 e a un massimo di 36 euro per gli over 75 – ricorda Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. Pochi spiccioli che non tutelano il potere d’acquisto, che sono temporanei, fino a dicembre, e che alla fin fine costano tantissimo alla collettività. Ma perché, si potrebbe dire, bisogna lamentarsi? In fondo sono comunque soldi, per quanto pochi. Ma impegnare la fiscalità generale per un intervento pressoché inutile può essere definita una manovra lungimirante?”.

Tornando al cedolino, per fortuna qualche pensionato iscritto allo Spi Cgil si è accorto dell’anomalia: la 14esima – che c’è da 16 anni (e da sette è stata incrementata sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della platea dei beneficiari) – è stata spacciata come aumento delle pensioni più basse. In questo modo, più di qualche anziano ha di certo ringraziato fra sé e sé il governo, forse dimenticandosi dell’importo aggiuntivo di luglio.

“Ora l’Inps ha corretto la dicitura e si è scusata dell’errore definito come un tentativo di semplificare il cedolino – conclude Garofolini -. Noi di Adico, ma forse noi siamo soli, crediamo invece che qualcuno ci abbia provato e che non sia andata nel verso sperato. Ora, al di là di questo, ci auguriamo che i nostri politici escano dallo status di eterna campagna elettorale, di eterna propaganda dove tutto ciò che fa la propria parte è perfetto, indiscutibile, inattaccabile e spesso geniale mentre tutto ciò che fa la controparte è sbagliato. Che bello sarebbe tornare a una politica sobria, fatta per tutta la gente, non solo per chi ti vota. Quello del cedolino “truccato” è un caso anomalo che speriamo non si ripeta mai più. Non siamo allo stadio, dove si tifa senza guardare in faccia nessuno. Questo è un Paese che deve essere governato quantomeno con onestà, se non con competenze. Non ci sembra di chiedere molto”.     

4 risposte

  1. Oltre che in perenne campagna elettorale, questi si stanno appropriando di tutto mettendo proprie pedine ovunque, a cominciare ovviamente dall’informazione. In Rai, soprattutto R3, se ne stanno andando tutti e hanno immediatamente allungato i tentacoli posizionando lì la Moreno, pupilla del “ministro” Sangiuliano.
    Sorvoliamo sulle promesse elettorali, dalle accise sui carburanti alla soluzione dei problemi creati da Draghi e incrementati da questi disonesti nei confronti di chi si è basato su leggi dello Stato per migliorare la staticità e i consumi energetici della propria abitazione ed ora si trova senza casa e con debiti che non potrà mai pagare.
    In Francia, spesso esagerati, in una situazione del genere avrebbero tirato giù anche la torre Eiffel, qui da noi al massimo si fanno post o picvole manifestazioni…
    All’epoca di Berlusconi, che in confronto a questi era un seminarista, il grande Montanelli, non certo un comunista, disse che gli italiani dovevano provare quel regime per farsi gli anticorpi e cominciare a ragionare. Ma non c’è speranza, la memoria è quella dei malati di Alzheimer, con grande rispetto per i malati: dopo cento anni esatti hanno fatto ripartire la storia dall’inizio.
    Fa bene chi può ed ha il coraggio di andarsene altrove

    1. GRazie Massimo per il commento. L’augurio è di vedere una informazione il più possibile imparziale…pia illusione? Io guardo La7 :))

      1. Con questi personaggi si può solo sperare che abbiano un po’ di dignità per non esagerare oltre l’indecenza. La RAI è già stata spolpata e siamo solo all’inizio, buona parte dei giornalisti di Rai3 se ne sono andati (di propria volontà), rimangono effettivamente solo La7 e 9, speriamo.

        1. Speriamo in bene…come Adico non prendiamo posizioni politiche però saremo pronti a intervenire se vedessimo davvero uno squilibrio inaccettabile (che onestamente già si vede) nei servizi Rai.
          Grazie per il suo intervento le auguro una buona giornata.
          Gianluca Codognato
          uff. stampa Adico

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